storie
Storia di aghi, fili e...
Ho preso l'ago in mano a 6 anni e non l'ho più lasciato.
Un viaggio insieme lungo più di 50 anni, alla scoperta delle infinite possibilità offerte da tessuti e colori; una passione nata per gioco, che si è trasformata in un mestiere.
I tessuti sono il mio mondo, il mio "materiale":
li tingo, li stingo, li ricamo, li dipingo, li piego, li lego, li strappo, li taglio, li cucio,
li sperimento, li recupero, li riassemblo, li amo.
li tingo, li stingo, li ricamo, li dipingo, li piego, li lego, li strappo, li taglio, li cucio,
li sperimento, li recupero, li riassemblo, li amo.
Ogni volta mi sorprende la loro versatilità, la capacità di trasformarsi, di lasciarsi interpretare, assumendo le forme e le funzioni più diverse.
Grazie a Caterina per avermi insegnato i primi punti e a zia Rosalia,
ricamatrice sopraffina, per avermi regalato il più prezioso dei suoi aghi,
che ancora conservo e uso, fedele compagno di lavoro.
Lucia
ricamatrice sopraffina, per avermi regalato il più prezioso dei suoi aghi,
che ancora conservo e uso, fedele compagno di lavoro.
Lucia
I was six when I first picked up a needle and began to learn needlework.
Now, more than fifty years later, I am still discovering
the infinite possibilities of textiles that first attracted me as a child.
A craft that began as an experiment became a life work.
Textiles are my world, my raw material in day-to-day life.
I am constantly experimenting with dyes, embroidery, bleaches and paints
in my endeavor to transform simple cloth, fabric or yarn
into everything from functional apparel to intriguing works of art.
The more I experiment, the more surprised and amazed I am
with the versatility of fabrics.
Thank you Caterina for teaching me the art of needlework.
Thank you aunt Rosalia, masterly embroideress,
for the gift of your most precious needle to start me on my way.
It forever remains my faithful work companion.